Le previsioni
L’andamento climatico del 2021 sembrava promettere buone prospettive; una primavera con un’abbondante fioritura e una buona allegagione lasciavano ben sperare. Ma purtroppo più di quattro mesi di mancanza di precipitazioni hanno decisamente stravolto le previsioni e la situazione oltre ad essere caratterizzata da una completa siccità ha visto, nell’ultimo periodo di agosto, picchi di temperatura eccezionali. Se da un lato, questo andamento ha contribuito a frenare la diffusione della mosca olearia, che predilige ambienti più freschi e umidi, dall’altro rischia di compromettere i risultati produttivi della imminente campagna olearia in relazione a quantità e qualità produttiva in particolare nelle regioni meridionali a forte vocazione olivicola come Puglia, Calabria e Sicilia vittime anche del ritorno degli incendi estivi dolosi e non. Ai danni dell'arsura e delle temperature record si andranno a sommare quelli delle grandinate del 24, 25 e 26 agosto, che in rapida successione hanno danneggiato in Molise, Puglia e Campania le produzioni di uva da vino, olive, frutta e ortaggi.
Da noi a Zott'àliva
Dopo l'estate torrida con temperature fino a 46°C gli alberi hanno sofferto. I miei sono ulivi Biancolilla e Nocellara del Belice senza irrigazione e parecchi alberi non hanno prodotto molto. Considero la produzione 2021 dimezzata e tuttavia sono riuscito a molire 2500kg circa di olive nella prima settimana di Novembre con una resa del 16.2% e grado di acidità inferiore a 0.1.
Chi, per via del raccolto anticipato a Settembre - Ottobre, ha realizzato, secondo le fonti al Frantoio, rese del 10-13% . Le pioggie di metà ottobre e che si protraggono ancora a Novembre danno difficoltà nella raccolta per via dei terreni zuppi d'acqua con difficoltà logistiche ed organizzative. Anche la manodopera è stata molto problematica per via del fatto che i già pochi braccianti si trovano in periodi ristretti a soddisfare una maggiore richiesta.